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Moretti Alice (1921-2022)

Alice Moretti (1921-2022)

La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT

Alice Moretti nacque a Melide il 19 giugno 1921, secondogenita di Elisa e di Quirico Moretti, albergatori. Dopo la morte prematura del padre, Alice e le sorelle Natalina (Nini Eckert-Moretti) e Graziella furono educate dalla madre e dalle zie nella consapevolezza del valore dell’essere donna nella società. Alice intraprese gli studi alla Magistrale femminile di Locarno, in internato (diretto a quei tempi da Ida Salzi) e conseguì la patente di maestra nel giugno 1940. Impressionata dagli avvenimenti bellici, si annunciò al neo-costituito Servizio complementare femminile (SCF) e nel mese di settembre del 1940 partecipò a un corso d’istruzione al Castello di Trevano. Nel 1943 ottenne la patente di maestra per le scuole secondarie e assunse delle supplenze per sostituire i maestri titolari mobilitati nell’esercito svizzero. Nel 1945 le fu assegnata una pluriclasse di Scuola maggiore a Morcote (succedendo a Pia Calgari). Successivamente si trasferì nella Scuola maggiore di Viganello. Nel 1960, passò alla Scuola professionale femminile del Comune di Lugano quale insegnante di storia, civica e italiano e vi rimase fino al 1981, quando scelse il pensionamento anticipato.

La parità civica e quella salariale fra donna e uomo furono temi forti nell’impegno civile e poi politico di Alice Moretti. Già durante gli anni Quaranta del Novecento, con altre maestre, si attivò per ottenere la parità di stipendio nel corpo insegnante. Nel 1957, partecipò alla votazione di protesta organizzata dalle donne – ancora private dei diritti civici! – in occasione della consultazione federale – riservata ai soli uomini! – sull’obbligatorietà del servizio civile per uomini e donne. L’azione volle attirare l’attenzione sull’esclusione della donna dalla vita politica.

In Ticino, il suffragio femminile venne accolto il 19 ottobre 1969, dopo due bocciature nel 1946 e nel 1966) e le prime elezioni cantonali a partecipazione anche femminile si tennero il 4 aprile 1971. Candidata sulla lista del Partito liberale-radicale per il Gran Consiglio, Alice Moretti, ormai cinquantenne, fu eletta con le amiche di partito Linda Brenni, Elsa Franconi-Poretti, Elda Marazzi, Dina Paltenghi-Gardosi, le colleghe del Partito popolare democratico Dionigia Duchini, Ersilia Fossati, Rosita Genardini, Rosita Mattei e Ilda Rossi e la socialista Marili Terribilini-Fluck.

Durante quattro legislature – dal 1971 al 1987 – Alice Moretti si interessò a questioni riguardanti la scuola e la formazione professionale, il risanamento delle acque dei laghi, il turismo e a problematiche locali e regionali. Dal 1981, non essendo più attiva professionalmente, poté dedicare più tempo ai lavori commissionali. Nel 1983, fu candidata al Consiglio di Stato.

Alice Moretti fu sempre in prima fila, per le donne, il partito, i progetti per la crescita civile e culturale del Ticino, le più importanti riforme legislative a livello federale. La politica cantonale non la distolse dal prestare attenzione anche al suo Comune – Melide – dove rappresentò i suoi concittadini in Consiglio comunale assumendo la presidenza per ben quattro volte.

L’impegno di Alice Moretti per i diritti della donna fu una lotta garbata e senza eccessi “perché il problema – ebbe a dire in un intervento pubblico del 1975 – prima ancora che politico, è umano, di costume”.

La Professoressa Moretti, donna colta e stimata, si distinse in altri ambiti. Nel 1964 fu cofondatrice del Circolo Liberale di cultura Carlo Battaglini, nel 1976 ne assunse la presidenza per quattro anni. Per molti anni presiedette la sezione del Partito liberale-radicale di Melide e la Pro Melide, fu attiva nel Consiglio d’amministrazione dell’Ente turistico del Ceresio. La manifestazione concertistica “Ceresio Estate” può considerarsi una sua creatura: un impegno durato trent’anni per portare proposte musicali di qualità nelle località del Ceresio, puntando sul decentramento dell’offerta culturale. Alice Moretti fu pure fondatrice del Soroptimist Club Lugano, attiva nel Comitato della Federazione Ticinese delle Società Femminili (oggi FAFTPlus), nella Commissione programmi della RSI e nell’Associazione Scrittori della Svizzera italiana e persino prima donna chiamata nell’Ordine dei Grancoppieri del Ticino.

Dagli anni Novanta in poi, Alice Moretti lasciò progressivamente le sue numerose cariche, con signorilità e ironia: «Il faut abandonner les choses avant que les choses nous abandonnent». Senza rimpianti, né privati né pubblici: «Ho avuto una vita intensa e felice».

Si spense a 100 anni, nella casa di riposo a Paradiso, il 6 febbraio 2022.

 

Autrice: Lorenza Hofmann, 28 luglio 2018
© AARDT – CH-6900 Massagno

Crediti fotografici: Fondo Moretti, AARDT

 

 

Fonti e bibliografia

Pubblicazioni di Alice Moretti

Moretti Alice, 1964-1974, i primi 10 anni del Circolo liberale di cultura Carlo Battaglini: in: Cenobio , 1975.

Agliati, M. & Moretti, A. Il ponte delle genti: nel 150° del Ponte-diga di Melide e del varo dal primo battello a vapore sul Ceresio. Lugano, Comitato d’organizzazione 150 anni Ponte-diga. (1998),

Moretti Alice, Villa Negroni. Cenni storici. N° speciale, settembre 1992. Consultabile su www.csbancari.ch/pubblicazioni/Quaderni/Villa_Negroni.pdf (25.07.2018)

 

Fonti d’archivio

Verbali del Gran Consiglio, versione online su https://www.sbt.ti.ch/bcbweb/vgc/ricerca/

 

Bibliografia

Lotti Ruckstuhl, Il suffragio femminile in Svizzera. Storia di una conquista. Edizione italiana a cura di Iva Cantoreggi, 1991.

Susanna Castelletti, Lisa Fornara, Donne in movimento. Storia della Federazione Associazioni Femminili Ticino 1957-2007. Edito da FAFT, 2007.

 

Quotidiani e periodici

Azione

Azione, 8.10.1970, p.6.

Azione, 15.10.1970, p.8.

Azione, 12.11.1970, p. 3.

Azione, 28.01.1971, p.3.

Azione, 04.02.1971, p.3.

Azione, 25.09.2002, p.25.

Azione, 14.09.2009, p.24.

Corriere del Ticino

Corriere del Ticino, 13.04.1970, p.7.

Corriere del Ticino, 02.02.1971, pagina del Locarnese.

Corriere del Ticino, 04.03.1971, pagina del Locarnese.

Corriere del Ticino, 07.02.1978, p.8.

Corriere del Ticino, 13.01.1986, p.9.

Corriere del Ticino, 20.04.1988, p. 15.

Corriere del Ticino, 01.07.2008, p. 13.

Corriere del Ticino, 09.04.2010, p. 13.

Gazzetta ticinese

Gazzetta ticinese, 14.03.1970, p.2

Gazzetta ticinese, 16.04.1971, p.1.

Gazzetta ticinese, 12.03.1975, p.1.

Gazzetta ticinese, 25.11.1976, p.2.

Gazzetta ticinese, 24.06.1980. p. 7.

Gazzetta ticinese, 03.07.1981, p. 6.

Gazzetta ticinese, 16.11.1981, p. 6.

Gazzetta ticinese, 21.12.1981, p.7.

Gazzetta ticinese, 18.04.1983, p. 18.

Gazzetta ticinese, 14.06.1983, p.9.

Gazzetta ticinese, 16.11.1990, p.5.

Giornale del Popolo

Giornale del Popolo, 22.08.1989, p.3.

II Dovere

Il Dovere, 24.02.1972.

Il Dovere, 02.07.1981.

LaRegione

LaRegione, 28.11.1992, p. 7.

Opinione liberale

Opinione liberale, 16.06.2017, pp.14-15.

Popolo e Libertà

Popolo e Libertà, 23.08.1960, p. 2. 

 

Fonti orali

Videotestimonianza di Nini Eckert-Moretti: https://www.archividonneticino.ch/eckert-moretti-nini/ (consultata 26.07.2018)

 

Fonti audiovisive

Intervista di Valeria Bruni, RSI, Buonasera, 14.11.2007, https://www.rsi.ch/speciali/pei/donnestorie/audio-video/Alice-Moretti-Buonasera-14112007-9726187.html (consultato 25.07.2018)

Intervista di Giusi Boni, a cura di Matteo Bellinelli, RSI, Memorie del presente, 24.09.2014, in https://www.lanostrastoria.ch/medias/90389 (consultata il 25.07.2018)

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