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Cleis-Vela Lisa (1901-1988)

Lisa Cleis-Vela (1901-1988)

Cleis-VelaLa versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT

Lisa Vela nacque a Ligornetto il 6 gennaio del 1901, figlia della maestra Ida Pessina e dello scultore Aristide Vela. Trascorse la sua infanzia in un ambiente artistico e progressista. Dopo le scuole dell’obbligo frequentò la Normale di Locarno e il 24 luglio del 1919 ottenne la patente di maestra di scuola elementare primaria e il mese seguente il Municipio di Stabio la assunse.

La maestra Vela continuò la sua formazione durante le pause estive: nel 1931 frequentò a Locarno il 41° “Corso normale svizzero di Lavoro manuale e di Scuola attiva”; nel 1932 partecipò al quinto “Cours pour le Personnel enseignant” organizzato a Ginevra dal Bureau International d’Éducation, diretto da Jean Piaget. Il 12 febbraio del 1934 sposò l’artista basilese Ugo Cleis e dalla loro unione nacquero tre figli: Milo nel 1936, Viria nel 1939 e Daniele nel 1944.

Interessata al metodo pedagogico della Scuola attiva, Lisa Cleis-Vela improntò i suoi programmi didattici sulla valorizzazione dell’esperienza personale e pratica dei bambini, favorendo così l’apprendimento attraverso l’osservazione dell’ambiente circostante e il lavoro manuale. Si distinse particolarmente quale ideatrice e valida interprete del metodo d’apprendimento ideato dal pedagogista O. Decroly, basato sulla realizzazione di “Centri d’interesse”, che prevedeva la partecipazione attiva degli alunni nello studio e nell’indagine di un argomento da diversi punti di vista e sotto ogni suo aspetto. Dall’approfondimento delle tematiche trattate realizzò insieme alle sue classi numerosi arazzi rustici, il cui scopo consisteva nell’illustrare le nozioni apprese. Creati su juta con materiale occasionale raccolto da tutti gli alunni, gli arazzi erano vere e proprie piccole opere d’arte collettive, illustrazioni delle lezioni di aritmetica, storia o geografia realizzate non solo con pittura e pennelli ma anche con cortecce, paglia, lana, bottoni, ecc.

Gli arazzi rustici furono apprezzati e lodati nel 1935 dal pedagogista italiano Giuseppe Lombardo Radice e riscossero enorme successo per il loro valore etnografico ed artistico in Svizzera e all’estero accrescendo la notorietà del lavoro educativo svolto a Stabio. Fra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, gli arazzi furono esposti in Ticino e in Svizzera, ma anche in Italia, Danimarca, Svezia, Francia e Olanda.

Nel 1958 la maestra Cleis-Vela andò in pensione ma continuò a coltivare il suo interesse per la ricerca etnografica dedicandosi alla trascrizione di una serie di cantilene, favole e leggende raccolte nel corso degli anni d’insegnamento e poi pubblicate nel 1970.

Lisa Cleis-Vela si spense a Ligornetto il 9 gennaio del 1988. Nel maggio del 2005 il Comune di Ligornetto le intitolò una strada, “Via Lisa Vela Cleis”. Molti sui alunni la ricordano ancora con sommo piacere e profonda stima.

Autrice: Manuela Maffongelli, 12 agosto 2015
© 2014 AARDT – CH-6818 Melano

Crediti fotografici: Fondo Lisa Cleis-Vela, Archivio AARDT

 

Archivi

Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino, Melano

Fondo Lisa Cleis-Vela.

Museo della Civiltà Contadina del Mendrisiotto, Stabio

Serie di arazzi rustici realizzati dagli allievi delle scuole elementari di Stabio.

Bibliografia

Cfr. Bibliografia dettagliata di e su Lisa Cleis-Vela a cura di Franca Cleis in: Piffaretti Giovanni, Cleis Franca (a cura di), «La Maestra Vela», Ligornetto,Ed. “Tütt insema”, 1999, pp. 53-54.

Bacciarini Alma, «La maestra Vela di Ligornetto», in Il Dovere, 11 luglio 1992, p. 2.

Fornara Lisa, «Dal diritto all’istruzione alla professione di insegnante: tracce femminili nella storia della scuola», in Valsangiacomo Nelly, Marcacci Marco (a cura di), Per tutti e per ciascuno. La scuola pubblica nel Cantone Ticino dall’Ottocento ai giorni nostri, Locarno, Ed. Arnoldo Dadò e Società Demopedeutica, 2015, pp. 220-221.

Franconi-Poretti Elsa, «Maestre ticinesi alla scuola della SAFFA», in Schweizer Frauenblatt, Juli 1958, s.p.

Lombardo-Radice Giuseppe, «Appunti di un viaggio pedagogico», in L’educatore della Svizzera italiana, Anno 77°, n°8-9, agosto-settembre 1935, pp. 209-210.

Pescia Sergio (a cura di), La maestra Vela. L’attività didattica della maestra Lisa Cleis-Vela a Stabio dal 1918 al 1958, Stabio, Museo della civiltà contadina del Mendrisiotto, s.d.

Sandrini Daniela, «Lisa Cleis-Vela: una maestra da mai dimenticare», in Illustrazione ticinese, 4 marzo 1985, pp. 22-24.

Sitografia

“Lisa Cleis-Vela” nel sito Donnestorie della RSI realizzato in collaborazione con l’AARDT: Donnestorie

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