Vai al contenuto
Home » Rensi-Perucchi Lauretta (1873-1966)

Rensi-Perucchi Lauretta (1873-1966)

Lauretta Rensi-Perucchi (1873-1966)

Rensi_Perucchi_LaurettaLa versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT

Donna di cultura e di azione, Lauretta Perucchi nacque ad Ascona il 28 marzo 1873 in una famiglia benestante di tradizione liberale e originaria di Stabio. Nel 1899 sposò l’esule Giuseppe Rensi (1871-1941), che fu tra i più significativi filosofi italiani della prima metà del XX secolo e con cui ebbe due figlie, Algisa (1899-1994), badessa a Lugo di Romagna, ed Emilia (1901-1990), libera pensatrice e docente.

Dotata di una penna spesso fantasiosa e sempre prolifica, può essere considerata la prima donna ad essersi affermata nel mondo giornalistico ticinese.

Educata al Collegio Manzoni di Maroggia, fece parte delle prime insegnanti laiche della Normale femminile di Locarno nel 1893. Appena ventiquattrenne, divenne la prima Ispettrice cantonale degli asili. In questa veste, ispirandosi al metodo fröbeliano, cercò di promuovere un’opera di “dirozzamento” – son parole sue – nell’allora confuso mondo dei giardini d’infanzia, organizzando i primi corsi per maestre e cercando di migliorare le condizioni molto precarie degli istituti. In un’epoca di scontri politici esacerbati, Lauretta Rensi-Perucchi si trovò inevitabilmente al centro di costanti e feroci polemiche, accusata in particolare di voler “bandire Dio” dalle scuole infantili.

Nel 1907 lasciò l’incarico di ispettrice per insegnare presso la nuova Scuola professionale femminile di Lugano, attività che svolse per un anno prima di partire per l’Italia con il marito.

Il decennio seguente fu caratterizzato da continui spostamenti, al ritmo dell’avvicendarsi delle cattedre universitarie del marito. Visse a Verona (fondandovi un istituto per bambini cosiddetti “anormali”) e poi a Ferrara, a Firenze (dove durante la guerra promosse diverse iniziative per i soldati al fronte) e a Messina. Nel 1918 approdò infine a Genova, dove assunse la presidenza della sezione ligure del Consiglio Nazionale delle Donne Italiane e collaborò inoltre al giornale femminile La Chiosa di Flavia Steno.

Oltre alle attività sociali e didattiche – insegnò lettere in diversi istituti – mantenne negli anni una rete di contatti epistolari con diversi intellettuali italiani e svizzeri. Assieme al marito animò il “salotto di casa Rensi”, luogo di discussione filosofica e politica di ispirazione antifascista, tanto da subire con lui l’incarcerazione per alcuni mesi nel 1930.

Sfollata per due anni a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra mondiale, al suo ritorno a Genova le fu affidata – fino a un’età molto avanzata – l’amministrazione di una imponente “Casa di Riposo e d’Educazione”, che ospitava 600 tra anziani e bambini.

Presidente onoraria del Lyceum club di Genova e socia onoraria della Federazione Internazionale Laureate e Diplomate Istituti Superiori, Lauretta Rensi-Perucchi nel 1956 fu la prima donna insignita dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica.

Si spense a Genova l’8 maggio del 1966.

Autore: Andrea Porrini, 8 agosto 2015

2015 AARDT – CH 6818 Melano

Crediti fotografici: Fondazione Historia Cisalpina, Fondo Gilardoni

 

 

Fonti e Bibliografia

Archivi

Archivi Riuniti delle Donne Ticino

Fondo Lauretta Rensi-Perucchi (1873-1966)

Archivio di Stato, Bellinzona

Fondo Gilardoni, Fondazione Historia Cisalpina, sc. 149-150

Fondo Dip. Educazione, Fasc. IV, V, XVI, XVII

Fondo Bontempi, Carteggio Bontempi-Huber

Fondo Diversi, Rensi e Perucchi

Archivio Storico Città di Lugano

Inc. n. 53 « Rapporti del dicastero istruzione 1906-1910 »

Verbali Commissione scolastica Cons. Comunale 1904-1918

Archivio Prezzolini, Lugano

Fondo Francesco Chiesa

Bibliografia

Di Lauretta Rensi-Perucchi

Perucchi Lauretta, Per i nostri cari Bambini,   Colombi, Bellinzona, 1898,  60 pp.

Rensi-Perucchi Lauretta, Tamburini Angelo, Libro di lettura per le scuole femminili, Classi 3° e 4°,  Colombi, Bellinzona, 1901, 144 pp.

Rensi-Perucchi Lauretta, 4° corso di pedagogia sperimentale a Milano, Paolo Galeati, Imola, 1905.

Rensi-Perucchi Lauretta, Alcuni consigli alle signore Maestre degli Asili infantili del cantone Ticino,   Tipog. e Litog. cantonale, Bellinzona, 1907,  8 pp.

Rensi-Perucchi Lauretta, Discorso della Signora Lauretta Rensi-Perucchi per l’inaugurazione della Scuola Operaia femminile in Bellinzona, S.l., S.n., [1908]

Rensi-Perucchi Lauretta, “Il Matrimonio. Discorso alle fanciulle” tenuto all’Unione Femminile Nazionale di Milano, in Almanacco del Popolo Ticinese, n. 65, 1909, pp. 27-54.

Rensi Lauretta, Una Scuola all’aperto, Estratto dalla Rivista Il Patronato Scolastico, Anno I, n.8, Verona, agosto 1915.

Rensi Lauretta, L’Educazione dei fanciulli anormali, in Bollettino della Associazione di Studi Psicologici, n. 2, aprile – giugno 1915 [Firenze].

Rensi Lauretta, I fanciulli anormali, Estratto Rivista di Pedagogia Correttiva, n. 4, Recanati, 1915.

Rensi Lauretta, La madrina di guerra. Discorso pronunciato al Lyceum di Firenze, estratto dalla “Rassegna nazionale”, Tip. Giannini, Firenze, 1916, 8 pp.

Rensi Lauretta, Il Gran Segreto. Discorso di Lauretta Rensi al Circolo “Vita Nova” di Roma, Ed. La Speranza, Roma, 1923.

Rensi-Perucchi Lauretta, Breviario di conforto, ITE, Milano, 1936 [diverse riedizioni].

Su Lauretta Rensi-Perucchi

Bossi Elio, “Lettere dei coniugi Rensi”, in Il Cantonetto, n. 1-2, Agosto 1967.

Gilardoni Virgilio, “In memoria del ‘ticinese’ Giuseppe Rensi”, in Bassanesi Roberto, Giuseppe Rensi, estratto da Archivio Storico Ticinese, n. 8, 1961.

Lauretta Rensi-Perucchi, Editore Tipogr. R. Simboli, Recanati, 1966.

Mignone Costanzo, “Lettera alla signora Lauretta Rensi”, Edizioni di “Filosofia”, Torino, gennaio 1956.

Minoletti Quarello Virginia, Amicizia e poesia nella vita di Emanuele Sella. Conferenza in Genova il 26 marzo 1955, Genova, 1955.

Pelloni Ernesto, Lauretta Rensi-Perucchi, estratto da Gazzetta Ticinese, Veladini, Lugano, 1956.

Simona Luigi, “Ricordo della signora Lauretta”, in Il Cantonetto, n. 1-2, agosto 1967.

Thank you for your upload