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Pedrazzini Pia (1927-2003)

Pia Pedrazzini (1927-2003)

La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT

Pia Graziella Gladys Pedrazzini nacque a Lucerna il 13.02.1927, unica figlia di Riccardo Pedrazzini e di Maria, nata Stoffel. Trasferitasi con la famiglia ad Ascona, frequentò le scuole in Ticino, ottenendo la patente di maestra elementare nel 1946 presso la Scuola magistrale di Locarno e proseguendo gli studi per conseguire la maturità nello stesso anno. Sempre nel 1946, si sposò con Guido Ressiga Vacchini con il quale ebbe due figli, Francesco e Patrizia. Il matrimonio fu però di breve durata e la coppia si separò già dopo pochi anni.

Nel 1955 iniziò a lavorare per la Radiotelevisione svizzera (RSI), dapprima in diversi settori e in seguito collaborando attivamente al programma Il microfono della RSI in viaggio insieme a Lohengrin Filipello, uno dei radiocronisti più importanti di quel periodo: Pia Pedrazzini divenne la prima donna radiocronista della RSI. Negli anni Sessanta realizzò, per questa e per altre trasmissioni della RSI, moltissimi reportage e servizi, dalla Svizzera ma soprattutto dall’estero, aiutata anche dalle sue notevoli competenze linguistiche (parlava sette lingue). Viaggiò in Europa, Medio Oriente, Africa, Cina, Tailandia, Messico e molti altri paesi, spesso da sola con il suo registratore: il viaggio iniziava sempre a casa, dalla documentazione che la giornalista si procurava prima della partenza per conoscere storia, geografia, usanze, letteratura e cultura del paese visitato. Arrivata sul posto, era imprescindibile la visita alla sede locale dell’ambasciata svizzera, e da lì poi il viaggio si diramava in diverse esperienze, come trasferimenti e spostamenti interni, visite a luoghi significativi, e numerosi incontri sia con persone comuni, sia con personalità politiche o dell’élite culturale del posto. La giornalista voleva mostrare ai propri ascoltatori non solo come le autorità locali intendevano far apparire il proprio paese, ma anche l’atmosfera che vi si poteva respirare visitandolo e parlando con gli abitanti. Spesso durante questi viaggi entrò in contatto anche con uomini e donne di nazionalità svizzera, che vivevano all’estero per i motivi più diversi: con alcuni di loro nacque un rapporto di amicizia che durò poi negli anni. Nel 1996 Pia Pedrazzini raccolse una parte dei suoi ricordi di viaggio nel volume autobiografico La voce del vento, dove si possono leggere le sue riflessioni non solo sui paesi visitati in generale, ma anche sulla società, l’ambiente economico, le persone incontrate e le impressioni che le avevano suscitato, il tutto accompagnato da riflessioni sugli avvenimenti capitati nel paese anche diversi anni dopo la sua visita.

Negli anni Settanta divenne corrispondente della RSI dal Parlamento federale a Berna, e si dedicò quindi maggiormente a problemi nazionali. L’esperienza bernese la portò a realizzare numerose interviste con esponenti di punta del panorama politico svizzero, rielaborate dapprima in trasmissioni radiofoniche, e poi sfociate in pubblicazioni edite dalla stessa RSI. È il caso del volume Costituzione federale: un nuovo testo per la Svizzera di domani: il volume, come ben esplicitato dal titolo, era dedicato alla riforma della Costituzione federale, e fu pubblicato nel 1984. Attraverso 45 interviste a esperte/i ed esponenti del panorama politico svizzero, questo libro cercava da un lato di interrogarsi sulla necessità di aggiornare la Costituzione del 1874 e dall’altro lato presentava, articolo per articolo, il progetto di riforma discusso dalle Camere in quegli anni. Nel 1986 venne invece pubblicato 40 anni di storia basato su una serie di interviste, realizzate da Pia Pedrazzini, a 12 ex consiglieri federali e a 3 cancellieri della Confederazione.

Sempre negli anni Settanta, fu anche autrice e animatrice della trasmissione Loro e noi, programma che affrontava i temi più disparati: ad esempio si occupò di sicurezza nei voli di linea, o di presentare servizi di consulenza giuridica offerti in altri cantoni, o ancora di raccontare i festeggiamenti organizzati nella Città di Lucerna in occasione dell’ottocentesimo anniversario dalla fondazione della Città, e di molti altri argomenti. Proprio partendo dai numerosi incontri con gli esponenti di punta della classe politica nazionale effettuati per la trasmissione Loro e noi, nel 1979 venne pubblicato il volume intitolato I partiti politici svizzeri dopo il ‘68, anche questo edito dalla RSI: l’inchiesta rifletteva sulle aspirazioni, l’evoluzione e le preoccupazioni dei partiti più influenti nel panorama nazionale nel decennio successivo al Sessantotto.

In qualità di giornalista ed opinionista, collaborò anche con il quotidiano Corriere del Ticino con diversi articoli, fra i quali ad esempio si può ricordare il lungo reportage in cinque parti pubblicato nel 1974, intitolato “Un pianeta chiamato Cina”, nel quale descriveva il viaggio compiuto all’interno del paese asiatico e le impressioni raccolte da questa esperienza; o ancora, l’articolo del 1975 “La donna svizzera è diventata maggiorenne”, dedicato alle decisioni prese dal Congresso femminile svizzero in occasione dell’anno internazionale della donna.

In parallelo alla sua attività di giornalista, e proprio per questo suo ruolo, venne scelta quale membra di diverse commissioni cantonali e federali che si occupavano del tema del giornalismo e della comunicazione. Negli anni Ottanta sedette nella Commissione federale per l’elaborazione di una concezione globale dei media, il cui rapporto venne pubblicato nel 1982: Pia Pedrazzini fu una delle tre donne partecipanti a questi lavori, e l’unica ticinese insieme ad Antonio Riva, Direttore dei programmi della Società Svizzera di Radiodiffusione (SSR). Inoltre, partecipò ai lavori della Commissione per l’elaborazione della Legge sulla Radio e la Televisione, così come a quelli della Commissione Cantonale per l’introduzione del giornale nella scuola quale mezzo didattico ausiliario, e fece parte anche della Commissione nazionale del Partito Popolare Democratico (PPD) per i Media.

Lasciata la RSI in seguito al pensionamento nel 1989, si dedicò ad altri interessi culturali, partecipando ad alcune conferenze organizzate dal Lyceum Club Locarno e dal Soroptimist Club di Locarno – di cui era tra l’altro membra attiva – in qualità di relatrice, presentando le proprie esperienze di viaggio in Oriente. Approfittò della quiescenza anche per vivere più compiutamente la sua grande passione: viaggiò infatti moltissimo, trascorrendo lunghi periodi in Tailandia e in altri paesi dell’Asia.

Si spense ad Ascona il 11 marzo 2003, in seguito a malattia. Oltre ai libri e agli articoli per il Corriere del Ticino, di lei restano naturalmente anche le trasmissioni radiofoniche: negli archivi della RSI sono presenti tantissime delle sue emissioni e delle interviste originali da lei realizzate nel corso della sua attività professionale: consultando il catalogo della RSI MMuseo, si possono infatti ascoltare e scoprire oltre 250 trasmissioni da lei realizzate.

 

Autrice: Nicoletta Solcà, 26 settembre 2017

© 2017 AARDT – CH 6900 Massagno

Crediti fotografici: fam. Pedrazzini

 

Fonti e bibliografia

Testi di Pia Pedrazzini

Pia Pedrazzini, La voce del vento, Locarno, Pedrazzini, 1996

Pia Pedrazzini, 40 anni di storia. Parlano gli ex Consiglieri federali e i Cancellieri della Confederazione, Lugano, Radiotelevisione della Svizzera Italiana, 1986

Pia Pedrazzini, Costituzione federale: un nuovo testo per la Svizzera di domani, Lugano, Radiotelevisione della Svizzera Italiana, 1984

Pia Pedrazzini, I partiti politici svizzeri dopo il 1968, Lugano, Radiotelevisione della Svizzera Italiana, 1979

Pia Pedrazzini, “Un pianeta chiamato Cina”, in Corriere del Ticino, 06.08.1974, p. 3; 07.08.1974, p. 3; 08.08.1974, p. 3; 12.08.1974, p. 3; 13.08.1974, p. 3

Pia Pedrazzini, “La donna svizzera è diventata maggiorenne”, in Corriere del Ticino, 25.01.1975, p. 19

Pia Pedrazzini, “Una dettagliata analisi senza previsioni dei problemi congiunturali dell’Europa centrale”, in Corriere del Ticino, 03.02.1975, p. 13

Pia Pedrazzini, “La Svizzera piattaforma girevole dell’oro rubato dai tedeschi nell’ultima guerra”, Corriere del Ticino, 22.05.1985, p. 4

Pia Pedrazzini, “Mogno come parte del proprio passato”, in Corriere del Ticino, 03.01.1990, p. 13

Bibliografia

Enrico Morresi, Giornalismo nella Svizzera Italiana 1950-2000, volume I, Locarno, Armando Dadò, 2014-2017

Quotidiani e Periodici

Azione

Luciana Caglio, “Garantire ai diversi media una convivenza armoniosa”, in Azione, 20.05.1982, p. 9

Corriere del Ticino

“Necessario rivedere la nostra Costituzione poiché è cambiata la realtà del federalismo”, in Corriere del Ticino, 26.10.1985, p. 15

“Quei 40 anni di storia dei ‘vecchi saggi’”, in Corriere del Ticino, 16.01.1987, p. 5

 “La voce di Pia Pedrazzini”, in Corriere del Ticino, 10.12.1996, p. 21

Giornale del Popolo

“Quando la giornalista è anche Commissaria”, in Giornale del Popolo, 10.04.1982, p. 10 e p. 15

Francesco Del Priore, “Un’inviata ‘molto speciale’”, in Giornale del Popolo, 09.12.1996, p. 7

“Pia Pedrazzini, ‘La voce del vento’”, in Giornale del Popolo, 10.12.1996, p. 9

“Oggi l’addio a Pia Pedrazzini – Voce asconese pioniera alla RSI”, in Giornale del Popolo, 13.03.2003, p. 28

 “Memorie nostre – Pia Pedrazzini”, in Giornale del Popolo, 02.04.2003, p. 17

Il Dovere

Iva Cantoreggi, “Aumentano le donne giornaliste”, in Il Dovere, 11.01.1989, p. 3

La Regione

“Un’inviata speciale ha seguito per un libro ‘La voce del vento’”, in La Regione, 10.12.1996, p. 24

Altre fonti:

MMUSEO, Archivio Multimediale della RSI

Corrispondenza email con Francesco Ressiga Vacchini, luglio-agosto 2017

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