Con l’immagine allo specchio. L’autoritratto letterario di Frida Kahlo.
Diverse culture considerano lo specchio un elemento magico. L’atto del vedersi riflessi è considerato approfondimento di sé e talvolta sdoppiamento. Frida Kahlo è nota per la rappresentazione frequente nelle sue opere dell’atto del guardarsi e dello specchiarsi che seppe aiutarla alla rigenerazione del suo corpo segnato da infortuni e malattie.
Il suo Diario è un’opera tra scrittura e colore, dentro le rime dell’immagine e la poesia di un paesaggio. Parole e immagini convivono nell’opera alternandosi nei loro ruoli naturali. La loro relazione si intensifica sino ad attuare una vera simbiosi tra scrittura e pittura.
Frida Kahlo, pittrice (1907-1954). Dopo l’incidente che la costrinse per diversi mesi immobile a letto con un busto di gesso, scoprì, grazie al forzato riposo, la sua passione per la pittura. La madre le regalò un nuovo letto a baldacchino, sopra il quale venne installato uno specchio. All’inizio il “regalo” la sconvolse totalmente, in quanto a causa della posizione supina che doveva mantenere era costretta a vedersi dritta in faccia. Da qui il tema dell’autoritratto, attraverso il quale raffigurò molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita. Tre importanti esposizioni le sono state dedicate: nel 1938 a New York, l’anno successivo a Parigi e nel 1953, un anno prima della morte, a Città del Messico.
M. Cristina Secci, nata a Cagliari nel 1972, risiede a Città del Messico dal 1999. Unisce al suo interesse per la ricerca artistico-letteraria una intensa attività di traduzione e giornalismo. Dal 2005 al 2007 ha insegnato Lingua Spagnola presso l’Università di Cagliari. Per i tipi di Aracne Edi-trice ha pubblicato nel 2007 Con l’immagine allo specchio. L’autoritratto letterario di Frida Kahlo.