Cara Senatrice Merlin… Lettere dalle case chiuse
Si chiamavano case chiuse e chiuse lo erano per davvero. Avevano pareti spesse e finestre ermetica-mente sigillate. Luoghi simili esistono ancora oggi: sulle pubbliche vie, sulle strade di periferia, al ciglio di un bosco. Luoghi all’aperto ma anche al chiuso: case in cui molte donne presenti sono chiuse come un tempo. (dalla postfazione).
A cinquant’anni dall’entrata in vigore della Legge Merlin sull’abolizione delle case chiuse, in Italia il dibattito sulla prostituzione è ancora aperto. Il libro Cara senatrice Merlin… Lettere dalle case chiuse (prefazione di M. Da Pra Pocchiesa, EGA, Torino 2008) raccoglie le lettere che alcune prostitute scrissero in quell’occasione alla senatrice italiana Lina Merlin e permette di capire meglio il mondo dello sfruttamento sessuale ieri come oggi.
Mirta Da Pra Pocchiesa prende spunto dalla viva voce delle donne coinvolte per sviluppare alcune riflessioni sul tema: in particolare sulle sfide e l’attualità della Legge Merlin, sulle similitudini e le differenze della prostituzione di un tempo e le vittime della tratta di oggi, sulla questione di vedere nelle prostitute donne da schedare o donne da ascoltare?
Mirta Da Pra Pocchiesa, giornalista responsabile dell’Ufficio Comunicazione e Stampa e del Progetto Prostituzione e Tratta del Gruppo Abele (Torino). Sui temi della prostituzione e della tratta degli esseri umani, che segue da anni, ha pubblicato numerosi testi. Ha rappresentato l’Italia nella Commissione delle Pari Opportunità del Consiglio d’Europa sulla Tratta delle donne. Ha partecipato negli anni a numerosi momenti formativi, conferenze e convegni in qualità di relatrice e di esperta.