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Lidia Rosa Cremona-Boschetti (1915-1979)

La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT.

Lidia Rosa Boschetti nacque il 19 settembre 1915 a Vezio. La madre Angiolina, nata Monti, era casalinga e contadina. Il padre Olimpio Boschetti lavorava come gessatore stagionale in Svizzera interna. Deciso sostenitore del socialismo, assunse le cariche di sindaco, capo Sezione militare e segretario del Patriziato. Il suo impegno e i suoi ideali influenzarono la figlia Lidia che crebbe insieme a una sorella e due fratelli. Dopo la scuola maggiore, la giovane frequentò un corso di economia domestica poi lasciò il Ticino per lavorare a San Gallo, nel ramo tessile. Tornò a Vezio e durante la Seconda guerra mondiale si offrì come volontaria per i servizi complementari dell’esercito. Nel 1947 si sposò con Giuseppe Edoardo Cremona e l’anno seguente diede alla luce Liliana Maria.

Lidia Cremona-Boschetti si occupò essenzialmente della famiglia ma ebbe un ruolo importante per la comunità rurale di Vezio: negli anni Cinquanta gestì un negozietto, animò il Consiglio parrocchiale e la Pro Vezio. Rimasta vedova nel 1961, si prese cura del nipote Luca e del padre Olimpio.

Il 19 ottobre 1969 alle donne ticinesi fu concesso il diritto di voto e di eleggibilità. Le prime elezioni a partecipazione femminile si tennero nell’aprile 1971 per il rinnovo dei poteri cantonali e nell’aprile 1972 per quelli comunali. A Vezio intanto mancavano persone disposte ad impegnarsi in politica. Alcuni municipali annunciarono l’intenzione di ritirarsi; bisognava trovare dei sostituti. L’allora segretario comunale, Geo Boschetti, appoggiò la candidatura di Lidia Cremona-Boschetti che – eletta in forma tacita – entrò in carica il 7 luglio del 1970. Lo stesso giorno entrò in Municipio, come supplente, anche Emma Mercolli. Furono le prime donne a mettere piede in un Esecutivo comunale. Qualche mese più tardi anche il sindaco inoltrò le sue dimissioni. Così Lidia Cremona-Boschetti divenne la prima donna ticinese a ricoprire quella carica in un comune di 132 abitanti. Era il 2 febbraio 1971. La sua nomina fece scalpore. Pochi giorni dopo, il 7 febbraio 1971, le donne svizzere ottennero la parità civica.

Nell’aprile 1971 la sindaca balzò di nuovo agli onori della cronaca in occasione dell’organizzazione di una protesta contro i militari che occupavano i boschi sopra il villaggio per le esercitazioni di tiro. Durante il suo mandato sostenne l’istituzione di una Sezione di avviamento commerciale femminile (seduta municipale del 26 aprile 1971), la creazione di un parco giochi per i bambini al Sassello (22 dicembre 1971) e l’acquisto di una lavatrice automatica a gettoni a beneficio del paese (21 febbraio 1972). La sua avventura politica comunque durò poco. Non si presentò infatti alle elezioni del 23 aprile 1972 per tornare a fare “la donna di casa”. In paese, però, continuò ad avere voce in capitolo. Si spense a causa del cancro nel novembre 1979.

Autrice: Romina Borla, 3 aprile 2020

© 2020 AARDT – CH-6900 Massagno

Crediti fotografici:Liliana Maria Stempfel-Cremona

Fonti e bibliografia

Archivi

Archivio comunale di Vezio

Risoluzioni municipali 1970-1971

Risoluzioni municipali 1971-1972

Bibliografia

Nelly Valsangiacomo e Marco Marcacci (a cura di), Per tutti e per ciascuno. La scuola pubblica nel Cantone Ticino dall’Ottocento ai giorni nostri, Armando Dadò editore, Locarno, 2015

Yvonne Pesenti (a cura di), Femminile plurale. Itinerari di storia delle donne in Svizzera dall’Ottocento a oggi, Fondazione Pellegrini-Canevascini, Lugano, 1992

Antonio Lucchini, Carriere Femminili, Ufficio cantonale di orientamento professionale, Bellinzona 1950

Aldo Sandmeier, Note di bandella. Percorsi nel patrimonio musicale della Svizzera italiana,Centro di dialettologia e di etnografia (CDE), Bellinzona, 2019

Quotidiani e periodici

Libera stampa, 22.12.1977

Libera stampa, 27.11.1979

Scuola ticinese, n. 114.

Libera stampa, 5.6.1961

Giornale del popolo, 29.1.1970

Corriere del Ticino, 14.10.1968

Gazzetta Ticinese, 26.8.1970

Il Dovere, 10.2.1971

L’Eco di Locarno, 9.2.1971

Illustrazione ticinese, 7.6.1971

Libera stampa, 9.4.1971

Libera stampa, 8.7.1978

Libera stampa, 5.1.1980

Libera stampa, 27.11.1979

Programmi Tv

Il Quotidiano, RTSI, 6 gennaio 2015

Sitografia

Dizionario Storico della Svizzera, voce “Sindacato edilizia e legno”, consultata su https://hls-dhs-dss.ch/it, 11.3.2020

Dizionario Storico della Svizzera, voce “Servizio militare femminile”, consultata su https://hls-dhs-dss.ch/it , 11.3.2020

Testimonianze orali

Geo Boschetti, già segretario comunale di Vezio ed ex ufficiale dello stato civile di Lugano, 10.1.2020

Liliana Maria Stempfel-Cremona, figlia di Lidia Cremona-Boschetti, 13.1.2020

Luca Casella, nipote di Lidia Cremona-Boschetti, 6.2.2020

Miriam Guarisco, amica di Liliana Stempfel-Cremona e moglie di suo cugino Alberto, 10.1.2020

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