La scrittura femminile a Venezia nell’Età moderna
Conferenza di Laura Mattioli
Laura Mattioli è dottoranda in lettere italiane all’Università di Durham, nel Regno Unito, con una tesi intitolata ‘La donna e il femminile nell’utopia italiana del Rinascimento’.
Nella penisola italiana, il periodo a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento è caratterizzato da un fiorente aumento della produzione letteraria femminile: circa duecento autrici scrivono, e alcune pubblicano, sonetti petrarcheschi, versi devozionali, romanzi epico-cavallereschi e una varietà di testi che abbraccia ampie frange della cultura letteraria del tempo. Spesso si tratta di opere che si ribellano ai soffocanti canoni del “decoro” femminile, affermando così la voce delle singole autrici e rivendicando una forma diversa di soggettività femminile da quella convenzionalmente imposta. Luogo fondamentale per questa riforma è Venezia, per anni considerata un’oasi tanto per la libertà d’espressione quanto per attività libertine. Qui si ergono le voci di autrici che, per la loro condizione e la dinamicità delle loro opere, segnano profondamente il panorama letterario contemporaneo.
Come e perché si sviluppa la scrittura femminile in questo periodo? Perché Venezia rappresenta uno dei maggiori bacini topografici di tale sviluppo? Quali sono i generi letterari considerati “consoni” alle donne e come esse li trascendono per far sentire la loro voce? Questo intervento propone una panoramica sul vastissimo, e tuttavia ancora poco studiato, tema della scrittura femminile nell’Età moderna. Tra umaniste, suore e prostitute, libertà di stampa e censura e il contesto ortodosso degli anni della Controriforma, ci addentreremo in una parte della letteratura che, per la sua enorme portata, non può più essere considerata come marginale.