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Antognini Anita (1906-1938)

Anita Antognini (1906-1938)

Antognini_fotoLa versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT

Nacque a Chiasso il 4 gennaio 1906. Figlia di Isidoro Antognini, sindaco di Chiasso e Consigliere di Stato del partito liberale radicale (1935-1943), e di Ines nata Ferrari, crebbe a Chiasso in una famiglia agiata. Dopo gli studi liceali si recò all’Università di Zurigo e in seguito in quella di Losanna. Parallelamente alla pratica professionale come farmacista, si diplomò nel 1927, ottenne un dottorato in scienze a Losanna nel 1931 e si fidanzò, poco prima di morire, nel 1938.

A contatto con persone di diversa estrazione sociale, Anita Antognini non mancò mai durante la propria carriera, di trattare con riguardo le persone maggiormente bisognose, effettuando numerose donazioni. Anita redasse una tesi di dottorato pubblicata nel 1931 a proposito della “Distribuzione e frequenza dei vermi e protozoi intestinali dell’uomo nel Ticino” che venne pubblicata integralmente nella Rivista Svizzera d’igiene.

L’Antognini lasciò così ai posteri una tesi che si è rivelata di grande importanza per la cura dei bambini in Ticino. Collaborò a lungo con l’Ospizio ticinese per bambini gracili di Sorengo e la sua direttrice Cora Carloni. L’infezione – soggetto della tesi – assumeva infatti in alcune zone del Ticino un «carattere impressionante». L’Antognini svolse un lavoro importante per lo sviluppo delle conoscenze in materia d’igiene e profilassi in Ticino, mettendo a disposizione di medici, docenti e ospizi uno studio utile a prevenire non soltanto le epidemie di vermi (elmintiasi), ma anche la gracilità, aiutando al miglioramento della salute della popolazione ticinese..

Per l’Antognini alfine di prevenire le infezioni, era importante che tutti avessero egualmente accesso all’educazione e ai rimedi: «atteso che gli elminti sono largamente rappresentati nelle scuole, credo si farebbe proprio opera benefica curando un po’ i nostri bambini e prevenendo mediante un’adeguata istruzione».

Dopo una vita breve, passata a cercare di rendere accessibili a tutti sapere e cure, Anita si spense poco dopo essersi fidanzata con Edouard Guigoz, il 16 giugno 1938, a causa di una setticemia. Ai funerali presenziò un corteo di 3 mila persone: Consiglieri di Stato, autorità svizzere e italiane, enti pubblici e privati, istituti di beneficenza, associazioni sindacali, uomini e donne di cultura e una gran parte della popolazione di Chiasso, ma non solo, poiché l’Antognini era amata per il suo operato e benvoluta da tutti.

Molti presenziarono alla cerimonia in sostegno al padre, noto per la sua carica politica, ma anche per onorare Anita Antognini, una donna benvoluta e particolare: “dottore in scienze”, in un periodo in cui le donne avevano difficilmente accesso agli studi. Cosciente della sua eccezionalità disse infatti agli esaminatori che la stavano trattenendo oltre l’orario regolamentare: «È forse perché sono una donna che si abusa di me, trattenendomi agli esami oltre il tempo regolamentare già scaduto da 20 minuti?»

Autrice: Sara Flaadt Camponovo, 28 marzo 2015

© 2015 AARDT – CH-6818 Melano

Crediti fotografici: fam. Antognini

 

Fonti e bibliografia

Archivi

Archivi di Stato, Bellinzona

Fondo Igiene e lavoro, ss. n. 61- n. 80.

Testi di Anita Antognini

Anita Antognini, Ricerche sulla Distribuzione e Frequenza dei Vermi e dei Protozoi Intestinali dell’Uomo nel Cantone Ticino, Université de Lausanne, Lausanne, 1931.

Bibliografia

Commissione federale per i problemi della donna, Donne potere e storia. Donne e parità in Svizzera 1848-1998. II parte: Formazione. 3 Donne nelle università, Berna, 1999, p.8.

In memoria di Anita Antognini, dottoressa in scienze chimico-farmacista, Arti grafiche Grassi, Lugano Bellinzona, 1938.

Quotidiani e periodici

Gazette de Lausanne

“Université de Lausanne”, in Gazette de Lausanne,10 novembre 1927.

“Université de Lausannein Gazette de Lausanne, 10 novembre 1931.

“Volé en 1958 à Ostie le Sphinx du musée de Sion rendu à l’Italie?”, in Gazette de Lausanne,14 maggio 1979, p. 9.

Gazzetta Ticinese

“Al Nido d’infanzia”, in Gazzetta Ticinese, 5. febbraio1934.

“Beneficenza natalizia”, in Gazzetta Ticinese, 2 gennaio 1934.

Libera Stampa

“Chiasso, funeralia”, in Libera stampa, 22 giugno 1938.

“Anita Antognini”, in Libera stampa, 17 giugno 1938.

La RegioneTicino

“La lotta fu dura ma alla fine la spuntammo”, in La RegioneTicino, 20.01.2011.

Popolo e libertà

“Anita Antognini”, in Popolo e libertà, 17 giugno 1938, p. 3.

Fonti orali

Giorgio Antognini, nipote di Anita Antognini.

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