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Gianella Fernanda (1916-2006)

Fernanda Gianella (1916-2006)

2.0097.22La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT

Fernanda Agnese Beatrice Gianella nacque a Chiasso il 12 febbraio 1916, figlia di Anita Ferrari ed Ezio Gianella, nonché nipote del bleniese Ferdinando Gianella, Consigliere di Stato per il partito conservatore dal 1885 al 1892. Originario di un’antica e numerosa famiglia patrizia di Acquarossa (aveva 10 fratelli tra cui la professoressa Laura Gianella), Ezio Gianella era membro della direzione delle dogane svizzere. Di istanza inizialmente a Costanza, si trasferì poi a Chiasso dove conobbe e sposò Anita Ferrari e in seguito diventò direttore di una ditta di spedizioni. Negli anni Trenta fu membro del Consigliere comunale di Chiasso, di cui fu anche presidente nel 1937, come rappresentante del partito conservatore.

Fernanda Gianella crebbe insieme alle sorelle Luciana e Marcella e al fratello Gianni in una famiglia borghese che coltivava l’amore per la musica e per l’arte: la madre suonava opere classiche e da salotto al pianoforte, gli zii materni erano artisti e fin da bambini i fratelli Gianella frequentavano le lezioni di ceramica e pittura a olio da Anita Nespoli. Fernanda iniziò l’apprendimento del pianoforte all’età di sei anni. Inizialmente, si limitò a suonare la sera per i suoi famigliari ma in seguito, contro la volontà del padre, decise di dedicarsi incondizionatamente al perfezionamento degli studi iscrivendosi al regio Conservatorio G. Verdi di Milano, dove alla fine degli anni Trenta ottenne il diploma superiore di pianoforte decimo corso con voti altissimi. Durante la Seconda guerra mondiale frequentò inoltre corsi di pedagogia musicale a Zurigo.

Votata alla carriera da professionista, dopo i primi concerti un infortunio alla mano non le consentì di continuare ad essere una pianista di livello altissimo e verso la metà degli anni Quaranta iniziò a insegnare pianoforte e storia della musica. In seguito, presso il suo domicilio in via Volta 18 a Chiasso, aprì la Scuola pianistica Gianella, affiliata alla Società svizzera di pedagogia musicale – sezione della Svizzera italiana (SSPM), di cui fu membra di comitato dal 1955.

In quegli anni, l’insegnamento del pianoforte era ancora di stampo ottocentesco e indirizzato principalmente alle signorine di buona famiglia. Fernanda Gianella fu pioniera nel dare una sterzata al sistema promuovendo la musica contemporanea, pur senza trascurare i classici. Fu la prima a introdurre nel programma di studio le musiche dell’ungherese Bela Bartok, cui affiancò tutti i compositori del Novecento. Inoltre, dava lezioni di pianoforte gratuite alle allieve e agli allievi di famiglie meno abbienti.

Fernanda Gianella fu docente per oltre cinquanta anni di centinaia di giovani appassionati di musica a cui domandava rigore e disciplina sia dal punto di vista tecnico sia nell’interpretazione. Non lasciava nulla al caso e con metodo insegnava l’impianto della mano e approfondiva ogni particolare d’esecuzione, dedicava costante attenzione ai nuovi autori per aggiornare il suo repertorio. I corsi di formazione biennale della Scuola pianistica Gianella, una tra le più rinomate del Ticino, terminavano sempre con concerti pubblici, molto apprezzati dalle famiglie e dalla popolazione di Chiasso.

Dopo un’intensa vita dedicata alla musica e all’insegnamento del pianoforte, Fernanda Gianella si spense a Chiasso il 30 dicembre 2006. Tutti i suoi estimatori la piansero a Chiasso e nell’originaria Valle di Blenio. Via Volta rimase orfana della cascata di note musicali che l’aveva animata per oltre settanta anni.

Autrice: Manuela Maffongelli, 26 settembre 2015

© 2015 AARDT- CH 6818 Melano

Crediti fotografici: Fondo fotografico AARDT

 

Fonti e bibliografia

Curonici Giuseppe, Ossana Cavadini Nicoletta (a cura di), Gianni Gianella (1930-2005). Pittura dal paesaggio all’interiorità dell’anima, Progetto Stampa, Chiasso, 2013.

Dalmazio Ambrosioni, “Sette note moltiplicate per cinquanta…”,in Azione, 16.02.1995, p.13.

Dizionario Storico della Svizzera, “Ferdinando Gianella”.

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