La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT
Ballerina di danza classica, poi pittrice, Veronika Karolina Rácz, in arte Vera Haller, nacque a Budapest il 4 luglio 1910 in una famiglia di origine ebraica, ma visse gli anni della gioventù in un contesto educativo cattolico.
La sua formazione artistica avvenne in diversi istituti europei. Nel 1929 iniziò a studiare danza nelle sedi di Salisburgo e Dresda della scuola fondata da Isadora Duncan (1877-1927). Desiderosa di appropriarsi la rappresentazione visiva della danza, due anni dopo proseguì i suoi studi alla Kunstgewerbeschule di Vienna, sotto la guida di Margarethe Hammerschlag (1902-1958), perfezionandosi nel disegno della figura umana in movimento. Nel 1932 fece ritorno a Budapest occupandosi di scenografia e regia. Conobbe il noto cineasta svizzero Hermann Haller (1909-1985), con il quale convolò a nozze nel 1935. Alla vigilia del Secondo conflitto mondiale la coppia si trasferì a Zurigo. Nel 1944 la Haller si iscrisse alla Kleine Akademie di Henry Wabel (1889-1981) frequentando i corsi di pittura e disegno. La sua prima opera ad olio conosciuta risale al 1945.
Tra il 1949 e il 1951 soggiornò in Olanda, Spagna e Italia, mentre dal 1951 al 1955 risiedette a Parigi, dove completò le sue conoscenze artistiche all’Académie de la Grande Chaumière, diventando allieva del pittore e ritrattista francese Edouard Georges Mac-Avoy (1905-1991). Nel 1952 fu accolta come membro della Società Pittori Scultori e Architetti Svizzeri (SPSAS), sezione Zurigo e della Werkbund bildender Künstler (WbK). L’anno seguente tenne la sua prima mostra personale presso una galleria di New York. Vi incontrò lo scrittore e critico d’arte James Fitzsimmons (1919-1985); lo sposò nel 1960 dopo aver divorziato dal primo marito di cui mantenne però il cognome. La coppia si stabilì nel 1963 a Lugano e successivamente, nel 1966, l’artista acquistò a Mezzovico-Vira una casa che adibì ad atelier.
Il periodo compreso tra gli anni Sessanta e Ottanta fu caratterizzato da un’intensa attività espositiva in Svizzera, in vari centri europei, nonché in Nord America e in Brasile. Nel nostro Cantone la Haller fu spesso presente alle collettive organizzate dalla sezione ticinese della SPSAS e a quelle della Società ticinese di Belle Arti (STBA).
Si spense a Lugano il 25 febbraio 1991 ed è sepolta a Mezzovico. Una targa commemorativa, posta sulla sua abitazione in occasione del centenario della sua nascita, ricorda l’artista, come pure il vicolo dedicato dal Comune.
Un ricco fondo costituito da ben oltre 350 opere è conservato in un ampio locale del Centro civico di Mezzovico-Vira.
Autrice:
Louise Dalmas, marzo 2025
© 2025 ADT – CH 6900 Massagno
Crediti fotografici: Archivio Comunale Mezzovico
Fonti e bibliografia
Archivi
Centro civico, Fondo Vera Haller, Mezzovico-Vira.
Istituto svizzero di studi d’arte SIK-ISEA, Fondo Haller, Vera, Zurigo.
Archivio di Stato, Bellinzona, Fondo Diversi, scatola 1572, fascicolo 3.
Bibliografia
Branca-Masa Federica e Patocchi Luca, Vera Haller pittrice: il fondo di Mezzovico-Vira, Mezzovico-Vira, Municipio di Mezzovico-Vira, 1995.
Arte in Ticino 1803 – 2003. Il superamento delle avanguardie, 1953-2003, a cura di Rudy Chiappini, Bellinzona, Salvioni, 2004, pp. 260-261.
Vera Haller opere 1960-1988, testo di Paolo Blendinger, Massagno, Comune di Massagno, 2019.
Articoli di quotidiani
Paolo Blendinger, «Dalla figurazione all’astrazione», in Giornale del Popolo, 28 giugno 1985, p. 23.
«La pittrice che barattava opere per pane e formaggio», in La Rivista di Lugano, 28 maggio 2010, pag. 31.
Sitografia
Vera Haller in https://www.mezzovico-vira.ch/Vera-Haller-afac9800 (consultazione: ottobre 2024).