Rosetta Leins (1905-1966)
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Fu pittrice, frescante, mosaicista ed illustratrice; fra i suoi soggetti si annoverano paesaggi, ritratti, nature morte e composizioni sacre.
Nata a Bellinzona il 5 giugno 1905 da Carlo Leins, tipografo, e da Ebardina Leibfried, dopo le scuole dell’obbligo iniziò a lavorare nella tipografia paterna e cominciò il suo percorso artistico compiendo studi privati. La sua formazione continuò a Parigi (1930-1931), ad Ascona come allieva del pittore Otto Lüssi e in Toscana, dove fra il 1937 e il 1938 compì alcuni soggiorni per apprendere la tecnica dell’affresco. Il suo esordio espositivo avvenne nella Svizzera tedesca: nel 1933 partecipò a una collettiva al Salone Wolfsberg a Zurigo, seguita da numerose rassegne sia in Ticino che oltre Gottardo, dal Castello di Trevano nel 1937 all’Esposizione nazionale del 1939 a Zurigo, alla Schweizerische Ausstellung Für Frauenarbeit (SAFFA) del 1958 sempre a Zurigo. Partecipò inoltre alle esposizioni nazionali svizzere di belle arti (ENSBA) e a quelle della sezione ticinese della Società Pittori Scultori Architetti Svizzeri (SPSAS).
Nel 1944 divenne membro della Società ticinese di Belle Arti e fu presente con regolarità agli appuntamenti annuali della Fiera svizzera di Lugano.
Gli anni Quaranta videro la sua affermazione come autrice di affreschi in spazi pubblici. Nel 1941 vinse infatti il concorso per la decorazione della Sala dei matrimoni di Palazzo civico a Lugano, inaugurata nel 1943. L’opera, intitolata Famiglia e lavoro, si iscrive sia nella tradizione della grande pittura murale svizzera dagli anni Trenta che in quella di stampo novecentista italiano.
Nel 1945 affrescò la Cappella del Cimitero di Losone (Deposizione e Resurrezione) e nel 1956 vinse il primo premio per l’affresco nel Palazzo del Governo a Bellinzona (L’uomo e il lavoro), che avrebbe ultimato due anni dopo. Sempre nel 1958 rappresentò il Canton Ticino alla SAFFA con il murale La donna e la casa.
Morì a Muralto il 24 dicembre 1966 e fu sepolta ad Ascona. Alcune sue opere si trovano in musei del Canton Ticino (Museo Cantonale d’Arte di Lugano, Museo Comunale di Ascona, Musei della Città di Lugano). Anche la Confederazione ne conserva una decina.
Autrice: Simona Ostinelli, 10 luglio 2013
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Crediti fotografici: Ostinelli Simona, Rosetta Leins: vita e opere di una pittrice anticonformista, Pinacoteca Züst, Rancate, 2014.
Fonti e bibliografia
Archivi
Archivio di Stato, Bellinzona, Fondo diversi 289/1228.
Archivio storico della Città di Lugano, scatola n.132: “Sistemazione sala matrimoni”.
Istituto svizzero di studi d’arte SIK-ISEA, Zurigo, lettera di Rosetta Leins del 13 settembre 1960.
Bibliografia
Arte in Ticino 1803 – 2003. Il confronto con la modernità, 1914-1953, catalogo, Museo di Belle Arti Città di Lugano, Bellinzona, Salvioni, 2003, pag. 366.
Donne della Svizzera Italiana. Dalla Saffa 1928 alla Saffa 1958, Grassi & Co., Bellinzona 1958, pag. 16.
Martinoli Simona e Galizia Anna Lisa: Un’arte per tutti? Interventi artistici nell’architettura pubblica in Ticino 1930-2000, catalogo Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, 2010, pp. 23 e 25-26.
Il ritratto femminile nell’arte del Ticino, 1650-1970, catalogo a cura della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst Rancate, Ed. Ulivo, Balerna, 2003, pag. 125.
Quotidiani e periodici
«La solenne inaugurazione ufficiale della nuova sala dei matrimoni nel palazzo civico», Gazzetta ticinese, 11 ottobre 1943, pag. 2.