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Maraini Sommaruga Carolina (1869-1959)

 Carolina Maraini Sommaruga (1869-1959)

marainiLa versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT

Nacque a Lugano il 15 giugno 1869, primogenita di Giacomo e di Maria, nata Fumagalli. Trascorse l’infanzia nei pressi della Piazzetta del Commercio, la stessa dove nel 1853 nacque l’industriale Emilio Maraini. I due si unirono in matrimonio nel 1889 e in seguito si trasferirono in Italia – prima a Rieti, poi a Roma e ad Aritmino – dove Emilio diede avvio all’industria saccarifera italiana.

Carolina, lungo tutto l’arco della vita, si adoperò in attività benefiche e filantropiche e si impegnò per il miglioramento delle condizioni di lavoro della manodopera femminile. Fu vicepresidente del Comitato Centrale di Patronato della cooperativa Industrie Femminili Italiane, fondata con lo scopo di tutelare e promuovere il lavoro delle operaie.

Nel 1903 Carolina fondò a Rieti un Comitato provinciale delle Industrie Femminili e aprì un laboratorio tessile in grado di occupare una sessantina di operaie. Appassionata di ricamo, scoprì e replicò una particolare tecnica da lei ribattezzata “punto ombra” e la portò nel laboratorio di Rieti, in cui furono realizzati lavori che ebbero grandissimo successo in Italia e all’estero. I migliori disegni realizzati con questa tecnica di ricamo furono raccolti dalla stessa Carolina e pubblicati nel libro Il punto ombra (Zanichelli, 1924).

Carolina si impegnò a favore dell’infanzia e fondò numerose strutture per l’accoglienza e la cura dei bambini a Rieti e ad Aritmino, mentre a Roma istituì il Preventorio antituberculare. La sua filantropia fu premiata con il titolo di contessa, conferitole nel 1926 dal re Vittorio Emanuele III.

Dopo la morte di Emilio nel 1916, per onorarne la memoria, Carolina donò cinquecentomila franchi alla città di Lugano, a cui i coniugi erano rimasti fortemente legati. Una metà della somma era da destinarsi all’Ospedale Civico e la restante metà a diciannove istituzioni benefiche e di pubblica utilità.

Nel 1946 donò alla Confederazione Elvetica la sua villa romana che in seguito diventò la sede dell’Istituto Svizzero di Roma.

Si spense il 22 gennaio 1959. Riposa nel cimitero di Rovello.

Autrice: Sabina Delkic, 7 aprile 2013

© 2014 AARDT – CH 6818 Melano

Crediti fotografici: L’Istituto svizzero di Roma

Fonti e bibliografia

Archivi

Associazione Archivi Riuniti delle Donne (AARDT), Melano,

Raccolta documentaria Donne Ticinesi, Incarto Carolina Maraini-Sommaruga.

Bibliografia

Mazzarello Danilo, L’illustradario: vie e personaggi celebri del Cantone Ticino, vol. II, Fontana Edizioni, Lugano-Pregassona, 2007.

Fonti audiovisive

Binek Krysia, Bernardinello Mando, La Donna Ombra, in Donne ieri e oggi, Radiotelevisione della Svizzera Italiana, 1.01.1991.

Fonti orali

Cornelio Sommaruga, pronipote, 2.04.2013

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