Nice Monico (1922-1981)
La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT
Nacque a Castagnola il 4 gennaio 1922. Figlia di Stefano, funzionario delle Poste, e di Lucia Bianca Gobbi, casalinga. Frequentò le scuole elementari nel suo villaggio, il ginnasio e poi la scuola professionale e di commercio femminile a Lugano. Iniziò la sua attività professionale come segretaria a Chiasso e poi a Lugano presso la ditta di confetteria e marrons glacés Giuseppe Giglia.
Fra le organizzazioni collaterali del Partito Socialista Ticinese (PST), quella che raggruppava le donne fu l’ultima a costituirsi e nacque solo dopo la seconda guerra mondiale. Monico vi aderì nel 1955 e, all’inizio del 1957, si iscrisse al partito stesso. Nel 1957 entrò nel comitato esecutivo dell’Unione Donne Socialiste Ticinesi (UDST) diventandone segretaria e, all’inizio del 1958, responsabile della pagina pubblicata periodicamente su Libera Stampa, “La nostra compagna”. Continuò ad essere redattrice di “La donna”, rubrica settimanale dell’UDST (due colonne di Libera Stampa) che sostituì “La nostra compagna.” Dal marzo 1961 fece parte del comitato del gruppo UDST di Lugano ricoprendo dapprima la carica di segretaria e poi di presidente.
Nice Monico fu da subito vicina al quotidiano del partito Libera Stampa. Dal marzo 1958 all’ottobre 1959 venne impiegata a metà tempo come responsabile delle spedizioni del giornale agli abbonati e, contemporaneamente, ne fu collaboratrice. Nel 1967 entrò nella redazione del quotidiano per mezza giornata con i compiti di “coordinamento cronaca locale e cantonale, traduzioni, presenza in tipografia”.
Dopo la scissione e la nascita del Partito Socialista Autonomo (PSA), nell’ambito della riorganizzazione del PST, Nice Monico assunse nel 1969 il ruolo di segretaria del PST che ricopriva ancora al momento della morte. Ottenuto il diritto di voto sul piano cantonale nel 1969, Monico fu candidata al Gran Consiglio nel 1971, 1975 e 1979. Nell’autunno del 1971 fu inoltre sulla lista per il Consiglio nazionale.
Fu membro della commissione esecutiva della Camera del Lavoro e della commissione femminile dell’Unione Sindacale Svizzera (USS). Nel 1970 una votazione consultiva nei comuni di Lugano, Castagnola e Brè-Aldesago con lo scopo di formare un solo comune fu ampiamente accolta dai votanti. Due anni dopo vennero eletti il Municipio e il Consiglio comunale della nuova realtà amministrativa. In lista regolarmente per il legislativo cittadino, Monico ricoprì la carica dal 1974 al 1976 e dal 1979 al 1980.
Dopo la scissione del 1969 e fino alla sua scomparsa nel 1981, Nice Monico rappresentò il partito cantonale nel comitato direttore del Partito Socialista Svizzero (PSS).
Sostenitrice dei movimenti a favore del Terzo Mondo fu, ad esempio, molto attiva nell’aiuto ai profughi cileni, fuggiti dopo il colpo di stato del settembre 1973.
Morì improvvisamente il 5 giugno 1981, stroncata da una sincope cardiaca.
Autore: Pasquale Genasci, 11 gennaio 2014.
© 2014 AARDT – CH 6818 Melano
Crediti fotografici: Pasquale Genasci.
Fonti e bibliografia
Archivi
Archivio di Stato del Canton Ticino, Bellinzona
Fondo Partito Socialista Ticinese e Fondo Libera Stampa, Fondazione Pellegrini-Canevascini.
Schweizerisches Sozialarchiv, Zürich
Protokolle Sitzung des Parteivorstandes und die Geschäftsleitung.
Bibliografia
A.A. V.V., PS Socialisti da cent’anni. Fondazione Pellegrini-Canevascini Partito Socialista Sezione ticinese del PSS, Lugano, 2000.
Genasci Pasquale, Il Partito socialista nel Ticino degli anni ’40. Uomini, struttura e attività del Partito che fu al centro della vita politica cantonale e il principale animatore dell’antifascismo ticinese. Fondazione Pellegrini-Canevascini, Lugano, 1985.
Quotidiani e periodici
Libera Stampa
Necrologi Nice Monico, Libera Stampa, 6 giugno 1981.