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Giuseppina Perucchi (1931-2019)

Giuseppina Perucchi (1931-2019)

La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT.

Meglio nota come Pina, nacque a Stabio il 28 novembre 1931 nella numerosa famiglia contadina di Gioacchino (1897-1967) e Maddalena nata Pellegrini (1902-1965).

Concluse le scuole dell’obbligo nel 1945. Nonostante possedesse già una forte vocazione da infermiera, dovette lavorare qualche anno presso l’allora camiceria Realini di Stabio poiché, a causa delle ristrettezze economiche della famiglia, non poteva permettersi la scuola. In seguito, frequentò la Scuola cantonale infermieri a Bellinzona, dove ottenne il diploma nel 1957, e la formazione di levatrice a Ginevra nel 1958. Dal 1960 al 1966 fu levatrice presso l’Ospedale civico di Lugano.

Spinta da una forte vocazione umanitaria, nel 1966 partì come volontaria per Petté, nel nord del Camerun, dove Giuseppe Maggi, medico ticinese, stava costruendo un ospedale. Prestò servizio quale infermiera e levatrice per due anni in condizioni di lavoro rudimentali e precarie, mancavano infatti molte risorse, tra cui l’acqua corrente e l’elettricità.

Nel 1969 ripartì alla volta di Petté, dove nel frattempo la dottoressa Anne-Marie Schönenberger aveva assunto la direzione dell’ospedale, gestito dalla Fondation sociale suisse du Nord Cameroun.

Per i successivi ventitré anni, Pina Perucchi lavorò a fianco della dr.ssa Schönenberger, non solo quale infermiera generica e levatrice, ma anche quale assistente di sala operatoria, responsabile della formazione pratica di personale infermieristico indigeno ed occupandosi degli atti di nascita. Nel corso degli anni, l’ospedale di Petté diventò un’importante punto di riferimento nella regione e un centro specializzato per le malattie oculari. La stessa Pina eseguiva delle piccole operazioni chirurgiche per prevenire la cecità in seguito all’infezione da tracoma.

Fu attiva nella lotta alle malattie tropicali, nella prevenzione della tubercolosi e della malaria in età infantile e nell’educazione della popolazione indigena a corrette pratiche igieniche e sanitarie. Fu testimone, sul finire degli anni ’80, del dilagarsi dell’epidemia dell’AIDS nel paese.

Durante i suoi soggiorni in patria, si occupava di far conoscere alla popolazione la realtà sanitaria camerunense con delle conferenze e si attivava nella ricerca di risorse da destinare all’ospedale di Petté. Nel 1981 venne fondata l’Opera Umanitaria Pina Perucchi (OPUM) da un gruppo di amici e conoscenti desiderosi di sostenere finanziariamente l’attività dell’ospedale.

Rientrò definitivamente al suo paese natale nel 1992. A seguito della pensione continuò la sua opera umanitaria svolgendo del volontariato all’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio e mettendosi a disposizione della comunità per portare conforto ai malati.

Nel 2006 il suo impegno umanitario pluriennale le valse una distinzione comunale.

Morì il 27 novembre 2019. È ricordata per aver dedicato la sua vita ad aiutare il prossimo.

Autrice: Sabina Delkic, 27 maggio 2021

© 2021 AARDT- CH 6900 Massagno

Crediti fotografici:

Luigi Perucchi

Anne-Marie Schönenberger, Une femme médecin en Afrique. Ni missionnaire, ni aventurière, ed. à la Carte, Sierre, 2019

Fonti e bibliografia

Archivi

Fondo privato famiglia Luigi Perucchi

Bibliografia

Biscossa Giuseppe, Giuseppe Maggi. Una vita per la speranza dell’Africa, Locarno, Armando Dadò editore, 1994, p 224.

Schönenberger Anne-Marie, Une femme médecin en Afrique. Ni missionnaire, ni aventurière, ed. à la Carte, Sierre, 2019, pp. 54-60.

Quotidiani e periodici

Libera Stampa

«Gli esami della Scuola cantonale infermieri», 27.06.1957, p. 4.

«Risoluzioni municipali», 30.03.1960, p. 2.

«Destinato a scopi umanitari il premio Lavezzari», 13.01.1981, p. 2.

«Tombola pro Pina Perucchi», 1° ottobre 1981, p. 2.

Giornale del Popolo

«Assemblea della S.C.F.», 16.03.1961, p. 2.

«La Giornata dirigenti della Gioventù femminile», 19.11.1964, p. 2.

«Sono partite ieri da Piazza Riforma le due jeep per il dottor Maggi», 4.10.1966, p. 2.

«Giuseppina Perucchi la collaboratrice del dr. Maggi è tornata a Lugano dopo due anni trascorsi a Petté», 10.08.1968, p. 2.

«Pina Perucchi parlerà della sua esperienza africana», 16.11.1968, p. 3.

«Giuseppina Perucchi di Stabio racconta i suoi dieci anni trascorsi in Camerun», 25.11.1976, p. 6.

«Gli avamposti di solidarietà di Baba Maggi», 28.04.1989, p. 25

 «Premiato l’impegno umanitario in Africa», 9.12.2006, p. 6.

Popolo e Libertà

«Mons. Vescovo rende omaggio alle ostetriche», 13.01.1969, p. 3.

«Attività ex-allievi Istituto Santa Maria», 13.11.1979, p. 3.

Gazzetta Ticinese

«Nel Cameroun tra chi soffre è la mia vita», 18.10.1983, p. 5.

Corriere del Ticino

«Da vent’anni raccogli e lenisce i “lamenti” nel nord del Camerun», 15.11.1985, p. 10.

«Stabio in festa per Pina Perucchi volontaria in Africa», 14.10.1992, p. 24.

«A Pina Perucchi con riconoscenza», 17.10.1992, p. 21.

29.11.2019, p. 53.

L’Informatore

«Da Stabio al Cameroun», 12 marzo 1999, p. 13.

Terza Età

Moretti Eckert Nini «Pina Perucchi, prevenzione, cure… tra mille difficoltà», n.5 1999, pp. 6-7.

Un seul monde

«Profession: médecin de brousse», n.1, marzo 2006, p. 26

La Regione

«Camerun nel cuore», 31.10.2011, p. 16.

Testimonianze orali

Luigi e Francesco Perucchi, nipoti, 20 maggio 2021

Anne-Marie Schönenberger, ex direttrice dell’ospedale di Petté, delegata della Fondation sociale suisse du Nord Cameroun, collega e amica, 25 maggio 2021

Francesco Garzoni, ex membro di comitato Opera Umanitaria Pina Perucchi, 26 maggio 2021

Sitografia

https://www4.ti.ch/can/oltreconfiniti/dal-1900-al-1990/vite-di-emigranti-e-discendenti/

https://www.hopital-pette.ch/f/hopital-pette-nord-cameroun/histoire-pette.asp

https://www.hopital-pette.ch/f/fondation/anne-marie-schonenberger.asp

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