Flora Ruchat-Roncati (1937 – 2012)
La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT
Nacque a Mendrisio il 4 giugno 1937, figlia unica di Angela Roncati-Bertola (1912-2008) e dell’ingegnere civile Giuseppe Roncati (1904-1988).
Dopo la maturità scientifica, proseguì la sua formazione presso il Politecnico Federale di Zurigo (ETHZ), dove si diplomò in architettura nel 1961. Dal matrimonio con l’ingegnere André Ruchat, deceduto prematuramente in un incidente aereo militare, ebbe nel 1959 la sua prima figlia, Anna.
Come progettista si mosse nel solco dell’eredità del Moderno, e in particolare di Le Corbusier, che seppe tuttavia declinare con originalità. Insieme ad Aurelio Galfetti e Ivo Trümpy – contitolari tra il 1961 e il 1970 di uno studio a Bedano – disegnò il centro scolastico di Riva San Vitale e il bagno pubblico di Bellinzona, tra gli esempi più significativi della cosiddetta “scuola ticinese”.
Dall’unione con Leonardo Zanier, sindacalista e poeta di origine friulana, nacque nel 1974 la figlia Elisa.
L’anno successivo Ruchat si trasferì a Roma, dove lavorò come consulente per il Consorzio Nazionale Cooperative d’Abitazione; realizzò in questa veste il complesso di alloggi popolari “La ColaSiderTa” a Taranto.
Attiva in ambito accademico dal 1977, tra il 1985 e il 2002 fu titolare della cattedra di progettazione architettonica presso l’ETHZ, prima donna a ricoprire il ruolo di professore ordinario nella prestigiosa istituzione.
Fu coinvolta, al contempo, in un’intensa attività progettuale. Il suo interesse per la dimensione paesaggistica e territoriale dell’architettura si tradusse nella partecipazione – dal 1993 – al gruppo di consulenza architettonica per la nuova trasversale ferroviaria Alptransit Gotthard. Numerose, inoltre, le collaborazioni professionali: tra il 1990 e il 1996 fu contitolare dello studio SAR con Dolf Schebli e Tobias Ammann, mentre insieme a Renato Salvi disegnò le infrastrutture per l’autostrada A16 (“Transjurane”, 1989-1998); in anni più recenti lavorò con Carlo Toson a svariati progetti nel Nord-Est italiano.
Flora Ruchat-Roncati si spense a Zurigo il 24 ottobre 2012.
Autrice: Isabella Rossi, 25 novembre 2014
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Crediti fotografici: fam. Ruchat
Fonti e bibliografia
AA.VV., Flora Ruchat-Roncati. Katalog zur Austellung Flora Ruchat-Roncati vom 12. Dezember 1997 bis 22. Januar 1998, ETH Zentrum, gta, Zürich 1998.
Navone Nicola, Reichlin Bruno (a c. di), Il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy, Mendrisio Academy Press, Mendrisio 2010.
Articoli di quotidiani e periodici (selezione)
Baglione Chiara, Daguerre Mercedes (a c. di), «Architetto/donna. Odile Decq, Zaha Hadid, Carme Pinòs, Elsa Prochazka, Flora Ruchat, Annabelle Selldorf: tavola rotonda», in Casabella, 4/ 2005, p. 14.
Fumagalli Paolo, «Diario dell’architetto del 26 novembre 2012», in Archi, 6/2012, pp. 64-66.
Joannelly Tibor, «Erfahrung und Zufall: Gespräch mit Flora Ruchat-Roncati, der einzigen, nun scheidenden ordentlichen Professorin des Departements Architektur der ETH Zürich», in Tec21, 29-30/2002, pp. 6-9.
Menz Sacha, «Gemeinschaftsinn und Humanismus. Flora Ruchat-Roncati, die erste grosse Tessiner Architektin», in Neue Zürcher Zeitung, 18.01.2013, p. 63.
Navone Nicola, «Flora Ruchat, un dialogo a più voci», in La Regione, 23.10.2013, pp. 23 e 28.
Fonti audiovisive
Incontro con l’architetto Flora Ruchat-Roncati, intervista di Anna Pianezzola, Teche RSI, Filo diretto, 10.12.1995.
Architetture nel territorio. Canton Ticino 1970-2000, Tarmac, Mendrisio 2003 (CD-ROM).