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Zeli Rosanna (1935-1999)

Rosanna Zeli (1935-1999)

La versione integrale di questa biografia è disponibile presso la sede AARDT.

Rosanna Zeli nacque a Locarno il 23 luglio 1935, figlia di Elsa Conti e dell’avvocato Spartaco Zeli. Visse e crebbe con i genitori e la sorella Roberta a Bellinzona, nella casa di famiglia, progettata dal nonno, l’architetto Maurizio Conti. Dopo le scuole dell’obbligo frequentò il Liceo cantonale a Lugano. Nell’ottobre del 1954 si iscrisse alla facoltà di Lettere dell’Università di Zurigo dove si laureò nel 1960 con una tesi di dottorato intitolata Terminologia rurale e domestica della Valle Cannobina (Lago Maggiore), sotto la supervisione di Konrad Huber, allora professore di Romanistica interessato e aperto allo studio dei fenomeni linguistici del Sud delle Alpi.

Al suo rientro in Ticino Rosanna Zeli approdò, di nuovo, a Lugano dove per vent’anni insegnò francese al Ginnasio cittadino (oggi Liceo Lugano 1). Nel 1960, pur mantenendo una percentuale di ore dedicata all’insegnamento, cominciò l’attività di redattrice al Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana, quando ancora l’istituto aveva sede negli scantinati di viale Cattaneo a Lugano. Con il tempo il Vocabolario divenne l’opera alla quale Rosanna avrebbe consacrato con passione e viva intelligenza tutta la sua esistenza. Vi rimase fedele per 35 anni, diventandone direttrice dal 1992 fino al pensionamento, avvenuto nel 1997.

Interessata da sempre anche alla toponomastica (fece parte della Commissione cantonale di nomenclatura), ai fenomeni sociali e alle tradizioni popolari, Rosanna Zeli studiò da vicino gli argomenti più disparati: il tifo delle tribune delle piste di ghiaccio, la storia della stregoneria in Ticino, i festeggiamenti del primo d’agosto. Attenta e critica fruitrice della televisione, collaborò a trasmissioni con interventi relativi all’uso del dialetto alla radio e alla televisione. Durante la sua decennale carriera Rosanna collaborò con numerose riviste. Tra queste citiamo in particolare Folclore svizzero, il Bollettino della società svizzera per le tradizioni popolari (della quale fu, per anni, rappresentante ufficiale per la Svizzera italiana), Vox romanica, Archivio Storico Ticinese, L’almanacco, Fogli, Quaderni regionali. Ancora più numerosi furono i contributi apparsi su vari quotidiani e periodici della Svizzera italiana e all’estero.

Rosanna Zeli si spense prematuramente a Bellinzona il 14 marzo 1999.

 

Autrice: Maria Fazioli Foletti, 20 aprile 2016

© 2016 AARDT – CH-6818 Melano

Crediti fotografici: famiglia De Bernardi – Zeli

 

Fonti e bibliografia

Articoli biografici in quotidiani, periodici, volumi

Franca Cleis, Ermiza e le altre. Il percorso della scrittura femminile nella Svizzera italiana con bibliografia degli scritti e biografie delle autrici, Torino 1993, pp. 231-234 e pp. 381-382.

“Rosanna Zeli, L’equazione giusta fra italiano e dialetto” (pagina a cura di Dalmazio Ambrosioni), in Azione, 19 settembre 1996, p. 11.

Franco Lurà, “In ricordo di Rosanna Zeli”, in Folclore svizzero, a. LXXXIX, 1999, pp. 35-37.

“In memoria di Rosanna Zeli”, in Archivio storico ticinese, 125 (1999), pp. 67-73.

“Rosanna Zeli, coscienza del dialetto”, (pagina a cura di Manuela Camponovo), in Giornale del Popolo, 15 marzo 1999, p. 3.

“Per Rosanna Zeli”, di Giovanni Orelli, in Azione, 31 marzo 1999.

 

Ringraziamenti

Si ringraziano per il prezioso e puntuale aiuto la sorella di Rosanna Zeli, Roberta De Bernardi, Giovanna Ceccarelli, Lidia Nembrini e Dario Petrini (Centro di dialettologia e di etnografia).

 

 

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